Sabino Pignataro

giovedì 21 agosto 2014

La solitudine dei social media.

Questo video racconta delle conseguenze dell'abuso che oggi si fa dei social media.
Il problema non è la tecnologia, ma l'uso che ne facciamo.

domenica 25 maggio 2014

Noi che voteremo L'Altra Europa con Tsipras #iovotoTsipras

venerdì 22 novembre 2013

A Bari i 100 anni di Albert Camus.


Saranno l’Alliance française di Bari, con l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Institut français Italia (in collaborazione con il Teatro Kismet, l’Apulia Film Commission/Circuito D’Autore e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro) a onorare il centenario di Albert Camus, grandissimo Nobel francese nato nel 1913 e morto precocemente nel 1960. Il programma delle attività sarà ricco e variegato e comprenderà mostre, incontri, spettacoli e proiezioni che avranno inizio venerdì prossimo con una mostra documentaria. Tutto nasce dalla volontà dell’Alliance française di Bari che, volendo omaggiare il celeberrimo Nobel per la letteratura, intende mettere in evidenza l’attualità dell’intellettuale engagé considerato la conscience de l’Europe.

Memoria e storia hanno un ruolo di spicco, in particolar modo nell’opera “Primo Uomo”, la «storia di un uomo senza storia e dei suoi ricordi in una famiglia senza memoria», nella quale si incrociano le vicende di immense (e immortali) città quali Parigi e Algeri, le quali contrappongono, appunto, storia e memoria. Il protagonista, il “Primo Uomo”, è proprio Camus, nelle vesti di Jacques, personaggio nato su una terra “da zero” che non riesce a ricostruire la sua storia. In questa veste, riprende la storia di un’Algeria caduta nell’oblio e rappresenta, nel suo personale racconto biografico, - in modo straordinario – la storia di tutti gli uomini d’Algeria. Martedì 26 sarà proiettato in lingua originale il film “Il Primo Uomo” di Gianni Amelio, che nel 2012 è stato presentato in anteprima nazionale a Bari.
Seguiranno altri eventi: mercoledì 27 la conferenza “Simone Weil, Albert Camus e l’Europa”, che sarà tenuta dalla prof.ssa Francesca Romana Recchia Luciani («nell’incontro tra le prospettive di trasformazione di questi due straordinari pensatori», spiega la docente, «che credendo nella giustizia e nel bene collettivo lottarono perché divenissero progetti concreti e non solo ideali irraggiungibili, ci sono i germi per un rinnovamento dell’Europa e dei suoi valori profondi quanto mai urgente e imprescindibile»); giovedì 28 sarà proiettato al teatro Kismet in anteprima regionale lo spettacolo “Le Premier Homme” interpretato da Jean Paul Schintu;

infine, venerdì 29 nella sede dell’Alliance ci sarà un “Omaggio a Camus”, con la lettura libera di brani scelti dall’opera di Albert Camus.
L’ingresso ad ogni evento è gratuito. Per approfondimenti e informazioni è possibile contattare i numeri 080.5210017, 080.579.76.67 (spettacolo), 080.9644.826 (cinema), oppure visitare la pagina web http://www.teatrokismet.org/.

martedì 24 settembre 2013

Mediterraneo video festival vince Andrey Slabakov.

Il Mediterraneo Video Festival è un concorso internazionale del cinema documentario giunto alla sua XVI edizione che si è svolto ad Agropoli(SA) dal 20 al 22 settembre 2013. E' lo spazio dove si incontra e si confronta la cinematografia documentaristica internazionale, con particolare attenzione ad un cinema che riflette la diversità umana e la comprensione delle differenze, che promuove il rispetto delle identità dei luoghi e favorisce il dialogo interculturale.


La giuria composta da  Tony Shargool  Jamal Ouassini e Alessandro Pesci ha assegnato il premio al miglior documentario a Jazzta Prasta or wich are the bulgarian notes di Andrey Slabakov, (Bulgaria) 



con la seguente motivazione: “per attinenza al tema, per il panorama che offre sulla realtà poco conosciuta della tradizione musicale Rom, per il focus sulla realtà mitteleuropea, dalla periferia di Sofia al lontano Pakistan, in compagnia del fisarmonicista Martin Lubenov”.
Menzione speciale al documentario  Cello Tales di Anne Schiltz  (Lussemburgo), “per il linguaggio narrativo e la qualità tecnica delle registrazioni audio e video”.




Premio del pubblico al documentario ll lupo sul tamburo. un viaggio tra i musicisti Kazaki  di Nello Correale,  (Italia).
Menzione  a Just play di Dimitri Chimenti, Italia/Francia/Palestina.


giovedì 15 agosto 2013

Il lavoro che non c'è.

L'angoscia del lavoro che manca raggiunge il massimo d'intesità nei giorni festivi. Sembra che chi ha perso il lavoro o chi non l'ha mai trovato si senta colto da disperazione più che nei giorni feriali.
Vediamo allora quali sono i numeri che fanno così disperare i nostri disoccupati.
La cartina ed i dati sono tratti dalla interessante rivista di Limes del 29 maggio 2013.


domenica 12 maggio 2013

Fare affari nel Mediterraneo.

Istituto di Business Internazionale, presenta la nuova edizione del corso Executive di International business interamente dedicato ai Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, area particolarmente strategica per i processi di internazionalizzazione delle PMI italiane, avvantaggiate dalla loro prossimità al Bacino del Mediterraneo. Il Corso Executive fornisce il know-how e gli strumenti per operare in questi mercati ad alto potenziale, caratterizzati da elevati tassi di crescita economica e demografica e che offrono politiche fiscali volte ad incentivare gli investimenti diretti.


 Il programma formativo, dopo un inquadramento sui fondamenti economici, geografici e socio-culturali dell’area, offre un’analisi puntuale con approfondimenti pratici sulle dinamiche e i fattori determinanti per le attività commerciali/produttive in loco. Il Corso approfondisce inoltre le competenze culturali e linguistiche necessarie per approcciare i Paesi di riferimento.

sabato 6 aprile 2013

L'assurdità delle guerre di religione.

Cristanziano Serricchio è stato un poeta mediterraneo. La sua è una poesia di tutti i tempi, come quella dei grandi poeti mediterranei. I suoi versi seguono la rotta delle navi che solcano l'azzurro del Mediterraneo, le voci dei porti e delle isole, delle pianure e dei borghi che incoronano il Mare Nostrum. Serricchio merita di essre nelle antologie della grande poesia mediterranea.
Rileggo il suo splendido romanzo che ha per titolo proprio “L’Islam e la Croce”, edito da Marsilio nel 2002. Cosa racconta questo romanzo e quali riflessioni fa nascere.
La città di Manfredonia è colpita e invasa dai Turchi. Un saccheggio terribile. Una città di mare per un popolo che naviga i mari. Una bambina di otto anni di nome Giacometta viene fatta schiava e portata in Turchia, nel Topkapi ad Istabul. Diventerà la sposa del sultano, o meglio la favorita. Da questo rapporto nasce Osman.
Quando il bimbo ha appena due anni, insieme alla mamma, compie un pellegrinaggio verso la Mecca. Durante il viaggio vengono rapiti dai Cavalieri di Malta. Giacometta ritorna  in Occidente e rientra nella religione del Cristianesimo. 
Così Osman viene formato ed educato al cattolicesimo e resterà nella storia della vita del romanzo con il nome di fra Domenico Ottomano. Diventa così il tramite tra la cattolicità cristiana e l’Oriente musulmano. Tanto che alla morte del padre Ibraim cercherà di diventare sultano dell’Impero d’Oriente. È stato definito l’uomo della mediazione. 

Tra le sue pagine una religiosa lezione: “L’odio, la vendetta, la guerra eterna tra due fedi hanno bisogno di tempo perché gli uomini prendano consapevolezza della loro assurdità”.