Sabino Pignataro

sabato 27 settembre 2008

Quanto costa la Chiesa agli italiani


Dal 15 maggio in libreria: "La questua - Quanto costa la Chiesa agli italiani" di Curzio Maltese. Chi gestisce il fiume di denaro che passa ogni anno dalle casse dello Stato alle istituzioni ecclesiastiche? E come vengono usati questi soldi? Un miliardo di euro dai versamenti dell’otto per mille. 650 milioni per gli stipendi degli insegnanti di religione. 700 milioni per le convenzioni su scuola e sanità. 250 milioni per il finanziamento dei Grandi Eventi. Una cifra enorme passa ogni anno dal bilancio dello Stato italiano e degli enti locali alle casse della Chiesa cattolica........(continua)

sabato 6 settembre 2008

In attesa dell' anagrafe degli eletti.



Quasi ogni anno siamo chiamati ad eleggere una volta deputati e senatori, un’altra volta chi mandare al Parlamento Europeo, un’altra volta ancora il sindaco, il presidente della Regione o della Provincia, consiglieri circoscrizionali. Una volta eletti, che cosa sappiamo di quello che fanno, che dicono, che propongono? Cosa sappiamo, davvero, di quello che viene deciso in un consiglio comunale, in un’assemblea regionale, in una commissione parlamentare di Montecitorio o Palazzo Madama? Eppure si tratta di decisioni che riguardano la nostra vita: la salute, le tasse, la scuola, le pensioni, l’assistenza, il lavoro... Per questo i Radicali hanno dato vita a una campagna di mobilitazione di opinione pubblica e istituzionale volta a conquistare la grande riforma:l’Anagrafe pubblica degli eletti. Di ciascun eletto si dovrà pubblicare: dati anagrafici; codice fiscale, gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo; dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’elezione, degli anni in cui ricopre l’incarico e di quelli successivi; dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti, dei doni, dei benefici o di altro assimilabile; registro delle spese degli eletti, comprensive di quelle per lo staff, spese telefoniche e dotazione informatica; atti presentati con iter fino alla conclusione; quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall’istituzione cui appartiene. Questo ultimo punto è per noi fondamentale, prioritario, perché consente al cittadino di controllare a mano a mano che l’eletto esplica il suo mandato le specifiche iniziative e anche quanto queste corrispondano al programma elettorale.