Sabino Pignataro

domenica 18 luglio 2010

Leila Marouane a Meditaeuropa 2010.


Giovedì 22 luglio (ore 21) Meditaeuropa 2010 conclude la serie degli incontri letterari con la scrittrice algerina Leïla Marouane, che con traduzione, parlerà di "Ecrire la Mediterranèe".
Il Mediterraneo e la Donna: Il Mar Mediterraneo, immenso archivio di scritture, di storie, di personaggi e metafore, di luoghi, di identità pur nella diversità di lingue, etnie, mestieri, religioni, e la Donna, identificata al Mediterraneo, descritta nella sua vastità e nelle sue molteplici sfaccettature, saranno le tematiche della conversazione che l'autrice algerina, presentata da Andrea Baravelli, svolgerà in Classense.
Nelle sue opere, in forma di scrittura-documento, attraverso uno stile emozionante e impetuoso, Leïla Marouane descrive la condizione della donna nella società tradizionale dei popoli dell'altra sponda del Mediterraneo tratteggiando personaggi femminili tra violenza e fragilità, tra verità e rimozione.
Leila Marouane, nasce nel 1960 a Djerba, in Tunisia, dove la sua famiglia vive in esilio. La sua nascita è in seguito registrata in Algeria, dove vive fino al 1990, svolgendo una coraggiosa attività giornalistica che le ha provocato una grave aggressione nel 1989. Nel 1990 si trasferisce in Francia. Attualmente vive a Parigi dove, dal 1996 si dedica esclusivamente alla scrittura letteraria dal 1996.
Considerata una delle scrittici nordafricane più promettenti è impegnata per la causa delle donne che lottano contro le regole della famiglia algerina, che le rende praticamente schiave, autorizzando il ripudio, la poligamia e il tutorato.
Nel 2004 ha ricevuto i premi Literatur alla Fiera del Libro di Francoforte e nel 2006 il prestigioso premio Jean-Claude Izzo per il suo romanzo La jeune fille et la mère.(2005).
Fra i suoi romanzi: Il castigo degli ipocriti (Epoché, 2006), Doppio ripudio, (Epoché, 2008),
Vita sessuale di un fervente musulmano a Parigi (Edizioni e/o, 2009).
Meditaeuropa 2010 è organizzato dal Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, dall'Istituzione Biblioteca Classense e dall'Associazione Meditaeuropa con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e della Fondazione del Monte.Commenta Stampa Condividi