Sabino Pignataro

sabato 12 gennaio 2013

François Beaune e la Rapsodia del Mare di Mezzo


E’ un mare in mezzo alle terre il nostro, un mare, come scriveva Borges, che unisce ciò che separa: ma occorre riconoscerne il canto, raccoglierlo, cucirlo insieme, tessere una sola tela con le sue molteplici suggestioni – o creare una rapsodia, che letteralmente è proprio questo: tessitura di canti diversi in uno solo. E François Beaune, come un antico rapsodo venuto da lontano, si è impegnato in questo straordinario lavoro di tessitura: da un paese all’altro, raccoglie e intesse le storie che gli vengono raccontate, storie vere di un momento importante, di qualcosa che ha lasciato un segno, che è bello condividere -”partager”  è la sua parola d’ordine. Le storie sono di dei e di eroi, sono le nostre: quelle di tutti noi Dei ed Eroi. Chiunque può partecipare: basta pensare a qualcosa che ci abbia colpito, che per noi sia stato importante, qualcosa che magari non abbiamo mai raccontato; e poi, andando sul sito inserirla. Pian piano la nostra diventerà una vera e propria Rapsodia: la storia del Mito che in noi vive ogni giorno; e forse arriveremo a scoprire che lo Straordinario si cela dentro ciò che noi pensiamo sia Ordinario. E’ solo nella condivisione, in questo partager et melangérche la con-versione avviene. Noi siamo il Mare di Mezzo: pensiamoci!

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