Sabino Pignataro

venerdì 31 dicembre 2010

Mediterraneo: area di risorse e di libero scambio nel 2012.


Dell’area di libero scambio nel Mediterraneo si riparlerà entro il 2012.
I propositi di pervenire ad accordi precisi entro il 2010 non hanno avuto seguito operativo.
Nel 2008 l’interscambio commerciale Italia-Mediterraneo e’ stato pari a 6,4 miliardi, si comprende bene quindi come il Bacino Mediterraneo diventi prioritario per l’internazionalizzazione delle nostre aziende, un fondamentale motore di crescita.
La convenzione per le relazioni tra i paesi UE e 12 Paesi partner (Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Malta, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia ) nota anche come “Processo di Barcellona”, perché la città spagnola ospitò nel 1995 l’assemblea che diede vita all’intesa, necessita però di un maggior coinvolgimento non solo dei governi ma dei popoli, degli imprenditori, delle associazioni che nei singoli settori di impegno, da quello culturale a quello ambientale possono svolgere un ruolo intanto di sostegno al processo di cambiamento che l’Area di libero scambio inevitabilmente comporterà.
La prospettiva euromediterranea e le possibilità di partenariato devono alimentare quell’humus su cui impiantare le nuove politiche.

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