Sabino Pignataro

mercoledì 31 agosto 2011

Oriente Occidente

Leggi il post ed ascolta buona musica: Roger Waters Amused to death (clicca qui ed apri altra scheda)
È il Mediterraneo il tema conduttore della prossima edizione, la trentunesima, del Festival Oriente Occidente. A Rovereto e Trento, dall'1 all'11 settembre, si alterneranno le migliori compagnie provenienti da tutti i Paesi che si affacciano sul mare nostrum: dalla Spagna alla Turchia, passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa.
Oriente Occidente, da sempre punto di riferimento per la più significativa danza internazionale, guarda questa volta a sud, a quello che per secoli è stato un mondo perfettamente autosufficiente in cui civiltà, imperi, culture, saperi, religioni si sono incontrate, rapportate e scontrate.
Oggi nel Mediterraneo il confronto fra Oriente e Occidente è sempre più animato: le guerre del Golfo, le ostilità in terra di Palestina tra israeliani e palestinesi, quelle greco-turche attorno a Cipro, i fenomeni migratori, le sollevazioni delle popolazioni del Nord Africa sono fatti che continuano a occupare la cronaca.
Malgrado tutto ciò, l'arte è più viva che mai. Si anima in questi scenari, ma diventa linguaggio universale quasi a superare le contingenze storiche.
Lo dimostrano i coreografi ospiti del Festival, che porteranno a Rovereto tutte prime nazionali: dalla spagnola Mercedes Ruiz col suo travolgente e sensuale flamenco, al grande serbo, da anni attivo in Francia, Josef Nadj, all'egiziano Walid Aouni che, dopo gli studi in Occidente, torna nella sua terra e ne testimonia la condizione femminile. E ancora, l'israeliano Ohad Naharin, il turco Ziya Azazi, il bailador flamenco Augustin Barajas della Tangeri Café Orchestra, il greco Andonis Foniadakis, fino al franco-algerino Abou Lagraa.
Sarà poi la taranta salentina, incrocio e mélange di danze del Mediterraneo, ad animare le due serate "italiane". Al Teatro Sociale di Trento, Maristella Martella sarà protagonista col suo Taràn, spettacolo di danza e musica.L'altro appuntamento, che si preannuncia particolarmente coinvolgente e spettacolare, vedrà protagonisti, nel centro di Rovereto, la vocalità salentina di Enza Pagliara con le note popolari del Canzoniere Grecanico Salentino diretto da Mauro Durante.
Completeranno il programma le coproduzioni del Festival per i due italiani vincitori del concorso coreografico Danz'è della passata edizione: Gabriel Beddoes e Francesca Manfrini.
Il Festival indagherà il Mediterraneo, oggi più che mai "mare dei mari" come lo definì il grande storico francese Fernand Braudel, anche attraverso la sezione Linguaggi con il contributo di studiosi internazionali.
Per rintracciare rotte di pace e di convivenza tra popoli e culture.

venerdì 19 agosto 2011

Nel Mediterraneo transitano merci e petrolio a livelli pre-crisi

Leggendo il post ascolta buona musica: Lauzi Onda su onda (clicca qui ed apri in altra scheda)
I traffici nel Mediterraneo tornano ai livelli pre-crisi: a luglio l’Authority egiziana del canale di Suez ha annunciato che i pedaggi ammontano a 450 milioni di dollari grazie al passaggio di 1.476 navi per 78.827.000 tonnellate di merce. Nel Mediterraneo transitano merci e petrolio. Attraversano ogni giorno il canale, o passano attraverso l’oleodotto che scorre a fianco, 4 milioni di barili di petrolio al giorno, pari a circa il 4,5% della produzione mondiale. A questi si devono sommare i 2,9 milioni di barili che ogni giorno attraversano il Canale del Bosforo. La Turchia lavora alla creazione di un grande canale artificiale: il Bosforo 2. Una via d’acqua lunga tra i 45 e i 50 chilometri, larga 150 metri e profonda 25, che tramite il Mar di Marmara collegherà il Mar Nero all’Egeo. Il nuovo canale sarebbe un modo per evitare il trattato di Montreux del 1936 che impone il libero passaggio attraverso il Bosforo.
A trainare la ripresa dei traffici delle merci attraverso il Canale di Suez sono soprattutto le esportazioni verso Mar Rosso, Arabia Saudita, Paesi del Golfo, Est Africa, oltre a ovviamente il Far East. Paesi dove la crisi ha pesato meno che in Europa e in America.

domenica 7 agosto 2011

La scomparsa di Ludovico Corrao.

Che le arti visive, la poesia, l’arte, il teatro…”possano continuare a vedere a Gibellina il punto di riferimento di un rinnovamento più alto possibile. Auguro a tutti voi di affrontare una sfida, ché la sfida col passato è sfida col presente: la sfida di un’unione dei popoli mediterranei, la sfida di un ponte tra l’Europa e il mare, tra gli uomini delle foreste e gli uomini del mare. E’ il nuovo progetto politico che può dare alla Sicilia la sua forma di rinnovamento, come era sua tradizione. La Sicilia è tutto, è il passato ed il presente”. Oggi, scomparso all’età di 84 anni, resta di lui il ricordo vivo di un protagonista della vita politica e un riferimento culturale indissolubile per l’intera Sicilia e lo sviluppo di relazioni di pace nell’area del Mediterraneo. “Un uomo giusto, anima candida e gentile che ha dedicato tutta la sua vita alla Sicilia e alla sua cultura”, le parole con cui più spesso viene ricordato in questi momenti. Ludovico Corrao fu eletto sindaco di Gibellina, nella Valle del Belice, e si prodigò, nel dopo terremoto del gennaio 1968, per adunare una molteplicità d’artisti, da Pietro Consagra ad Alberto Burri, che riempirono la nuova Gibellina ricostruita di opere di arte contemporanea. Con la Fondazione Orestiadi aveva voluto proseguire il suo «sogno» di rinascita culturale e civile.