Sabino Pignataro

domenica 25 ottobre 2009

In Spagna bastano 15 euro al mese per comprare casa.

Marinaleda, 3.000 abitanti, un paesino come ce ne sono a centinaia nelle grandi distese di uliveti ad est di Siviglia. Marinaleda è però l’unico posto, non solo in Andalusia ma anche in Spagna e forse oltre confine, dove si può comprare o prendere in affitto una casa con 15 euro al mese. Il Comune, che ha un sindaco eletto da trent’anni, ha avviato uno straordinario progetto di solidarietà. Una casa che ti costruisci da solo, o meglio, insieme ai tuoi concittadini, con alcuni operai specializzati pagati dal comune, su un territorio legalmente espropriato al Duque del Infantado (latifondista quattro volte Grande di Spagna), circa 1200 ettari trasformati in zona municipale e poi tratti in concessione e messi a disposizione del popolo di Marinaleda per creare progresso e ricchezza. Il tutto diventerà tuo tra 133 anni (per evitare la speculazione edilizia che vive sull’immediatamente tangibile) e nel frattempo ti dai da fare, lavori e costruisci. E non è tutto. Il comune fornisce anche i materiali, i progetti, un architetto e la possibilità di ampliare la casa in seguito senza bisogno di condoni edilizi. Perché la casa è un diritto, non una mercanzia. E così, mentre la Spagna è bloccata dalla speculazione edilizia e dalla crisi finanziaria, i cantieri languono e il Real Madrid va a perdere in casa col Milan, qui, a 100 km da Siviglia, tutto è messo a disposizione del popolo realizzando un’utopia politica che si trasforma necessariamente in virtù sociale. Questa quarta dimensione, infatti, è stata possibile grazie anche alla trasparenza dei bilanci comunali, discussi addirittura in pubblico, alla vita dei campi dove si lavora sodo ed alle strade riempite da cantieri dove si costruisce sin dagli anni ‘80 realizzando, oltre alle quasi 400 case, una cooperativa agricola, un oleificio, una fabbrica e la garanzia di 49 euro a giornata per tutti, qualunque lavoro essi facciano.

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