Sabino Pignataro

venerdì 30 ottobre 2009

I giovani industriali: il Mezzogiorno porta del Mediterraneo.

Il convegno di Capri torna a porre al centro del dibattito il ruolo e l’importanza che «dovrebbe avere» il Mezzogiorno d’Italia nel Me­diterraneo. Dovrebbe , perché fino a oggi, come ricorda il presidente dei Giovani industriali della Campania, Mauro Maccauro, «nonostante le nu­merose parole profferte sul tema, di risultati concreti se ne sono visti po­chini».
Il canovaccio su cui si dipanerà la XXIV edizione della convention degli imprenditori under 40 di Confindu­stria (Mediterraneo: dall’Europa al Golfo, la rotta versso nuovi orizzon­ti) era già noto da tempo. Allo stesso modo era già noto il programma e il panel dei relatori. Il 30 e 31 ottobre sull’isola Azzurra, all’hotel Quisisa­na, è infatti prevista, tra gli altri, la presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini, dei ministri dell’Eco­nomia Giulio Tremonti e dell’Interno Roberto Maroni, del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, del deputato del Pd Walter Veltroni. Un appuntamento che, proprio per l’argomento che affronta, propone, inoltre, la partecipazione di molte e qualificate figure istituzionali inter­nazionali legate ai territori che si af­facciano sulle aree di interesse dei di­battiti. Tra questi, solo per citarne al­cuni, il presidente dei Giovani im­prenditori arabi Rami Makhzouni ospite di una cena con i giovani im­prenditori campani nella serata di giovedì e l’ex ministra della Giustizia francesce, Rachida Dati. Secondo i dati forniti ieri, quando è stata presentata ufficialmente la kermesse, nel bacino del Mediterra­neo sono presenti e operano circa mille aziende italiane che, ha prose­guito Maccauro, «hanno bisogno di migliori condizioni per essere compe­titive con aziende di Paesi come la Ci­na, la Corea, la Francia, la Spagna, la Germania e non essere seconde a nes­suno».
I Giovani imprenditori campa­ni chiedono una «nuova strategia di sviluppo»: una linea d’azione «che vada al di là delle sole considerazioni industriali e commerciali». Il Mezzo­giorno, insomma, sia la vera porta sul Mediterraneo, anche dal punto di vista sociale e culturale (attraverso le molte Università presenti al Sud, con l’obiettivo di attrarre i giovani degli altri Paesi). «Il nostro auspicio — ha detto an­cora il successore di Carmen Verdero­sa — è quello di riuscire a sensibiliz­zare il Governo e le istituzioni del Mezzogiorno a cogliere le nuove op­portunità che questi Paesi possono offrire» .

Nessun commento: