Sabino Pignataro

domenica 7 febbraio 2010

Un nuovo Sud: progetto Capitanata.



Queste ultime elezioni regionali sono una buona occasione per lanciare un progetto. Non si può solo urlare slogan e non dire nulla di idee e progetti. Il Sud è giunto impreparato, anni fa, al momento in cui il voto di scambio è crollato e l'elargizioni da Roma esaurite. Impreparate le imprese ad investire sui mercati e non sugli incentivi, gli amministratori ad ottenere il consenso con l'efficienza e la trasparenza, la gente a consumare il solo reddito prodotto. I finanziamenti pubblici drogavano tutti. A Mezzogiorno non si è mai programmato, si sono stilate lunghe liste di richieste nel famoso libro dei sogni. Un pubblico intervento capace di armonizzarsi coerentemente con le regole dell'Europa non si è mai realizzato.
In quest'ottica dovrebbe nascere "Il Progetto Capitanata". Trasformare quest'area fragile e precaria in un distretto dove le imprese operino in una situazione efficiente e funzionale anche per la pubblica amministrazione.
Le aree tematiche dovranno essere: il manifatturiero; il turismo; l'agricoltura; le reti tecnologiche; la cultura e la formazione; il recupero e la rivitalizzazione dei centri storici minori. I centri di servizio, collocati in punti strategici e rivolti all'utenza dell'intero bacino. Una rete di terminali che collega i centri tra loro integrati a formare un distretto. Ogni intervento deve essere funzionale con l'altro in modo tale che il successo del progetto derivi dall'insieme e non dalle singole opere. Uno sviluppo armonico ed integrato di tutte le risorse nel rispetto dell'ambiente. I gangli vitali di questo sistema dovranno essere: Foggia, Cerignola, Manfredonia e San Severo. Di tali centri bisognerà esaltare le naturali vocazioni.
Necessario, per realizzare tale progetto, è ritrovare le proprie responsabilità: da questa consapevolezza e da una classe politica adeguata bisogna ripartire.

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