Sabino Pignataro

venerdì 7 maggio 2010

Una buona occasione per lo scontro greco-macedone.


Il vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso è in visita dal 3 maggio nei paesi Balcani. A Pristina, in Kosovo, per l'apertura del Forum Economico Bilaterale organizzato dall'Ambasciata Italiana e dall'Ice. Urso guida una delegazione di 40 imprese insieme al Presidente della Simest, Giancarlo Lanna, a quello della Finest, Michele Degrassi, al Direttore Generale dell'Ice, Massimo Mamberti. Della Delegazione fa parte Luisa Todini, Presidente dell'omonimo gruppo e vice Presidente della Federazione Europea Industria e Costruzioni. Urso ha incontrato il Ministro e Finanze, e quello dell'Industria e Commercio e firmerà una dichiarazione congiunta per Il rafforzamento della partnership economica ed industriale tra i due Paesi. La visita di Urso rientra nel Piano Balcani promosso Dal Ministero dello Sviluppo Economico ed ha l' obiettivo di incrementare gli investimenti nell'area oltre i 10 miliardi di euro l'anno. Il prossimo 18 maggio si svolgera una missione in Macedonia che chiude il cerchio con le visite nei Paesi dell'ex Jugoslavia. Per l'occasione è stato organizzato il “Forum Economico Italia - Macedonia” che si svolgerà a Skopje.
La visita della delegazione si svolge in un momento drammatico per l'intera area e din particolare per la Gracia. Sarebbe auspicabile che non si trascurasse l'occasione per porre l'accento sull'assurdo contrasto tra Atene e Skopje che dura ormai da vent'anni. Il motivo degli screzi, che considerata la durata della contesa appare davvero paradossale, è il nome della ex repubblica jugoslava di Macedonia. La Grecia si oppone all'uso del nome "Macedonia", che considera parte integrante del proprio patrimonio storico. Ancora più assurdo è il fatto che ciò sta ostacolando lo sviluppo dei due paesi e l'integrazione dei Balcani in Europa. È arrivato il momento di trovare un accordo.

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